Il lavoro fatto in occasione della consegna del progetto per il bando di assegnazione di uno spazio nel quartiere Stadera a Milano è stata un’importante occasione di approfondimento e riflessione sul nostro agire degli ultimi anni. Sopratutto è stato un gran lavoro di sintesi. Ci solletica il pensiero che questa pratica sia stata più utile a ordinare i pensieri e fissarli in qualche luogo diverso dalle nostre menti, sempre più occupate a gestirci in modalità “multitasking”, che al solo scopo del concorso. Ci siamo rese conto così che in questi anni abbiamo fatto veramente tante cose, cercando luoghi aperti alla condivisione, perché il tentativo è sempre quello di riuscire a sperimentare nuove pratiche di conoscenza, con la consapevolezza che questa attività difficilmente prescinde dal contatto con “gli altri”, dallo scambio.

Da qui nasce anche l’esigenza, molto sentita, di uno spazio fisico per ritrovarsi, prepararsi e fare.

Lo spazio in gara allo Stadera, quartiere nato fra il 1927 e il 1930 come progetto di edilizia popolare a sud di Milano altresì detto Baia del Re, è all’interno di un complesso di edifici chiamato Le quattro corti, situato esattamente all’angolo fra via Barrili e via Montegani. Si tratta di uno dei due ex-lavatoi delle case che si affacciano sul cortile, oggi completamente ristrutturato e gestito da due cooperative DARcasa e NOIcoop , promotrici del concorso, che lavorano per la riqualificazione del quartiere in direzione di politiche anti-speculative.

Con le dita incrociate per il bando (il risultato si saprà ai primi di giugno), visualizza e scarica la presentazione delle nostre ultime esperienze qui